La tristezza è un’emozione particolarmente temuta da tutti perché spiacevole, tanto che cerchiamo di sfuggirle.
Freud stesso ne parlo’ in termini di umorismo e moti di spirito.
Tuttavia se la tristezza non avesse un senso non esisterebbe nella nostra specie.
A che ci serve quindi essere tristi? La tristezza ha a che fare con le perdite di oggetti, situazioni e persone ma ha a che fare anche con i nostri investimenti di energie.
Immaginiamo di disporre di un certo quantitativo di energia della nostra vita psichica, nel momento in cui perdiamo qualcosa quelle energie vengono liberate e la tristezza ci permette di prenderle e direzionarle da un’altra parte verso una nuova meta.
Se leggiamo la tristezza e in questo modo sicuramente acquisisce un significato più utile e propositivo. Ci aiuta a costruire nuove strade ed è per questo motivo che viene chiamata “architettura della mente”.