
Ormai manca poco, ancora qualche ora e saremo ufficialmente nell’anno nuovo.
“Anno nuovo, vita nuova”! No, tranquill3 non mi cimentero’ in un sermone su quanto sia stato brutto e difficile il 2020, né mi cimentero’ in una lista di buoni propositi.
In questi giorni mi sono imbattuta più volte in un termine interessante e scomodo, e a mia volta, ve lo volevo proporre.
La GRATITUDINE.
Essere grati: a se stessi per quello che siamo riusciti a fare e ad essere in questo lungo anno?
Essere grati: alle persone presenti nella nostra vita, per esserci, per le loro qualità e per i loro limiti, perché ci portano ad essere resilienti, sfidanti o a capire da chi vogliamo o meno? circondarci
Essere grati: a Dio, alla vita o a ciò in cui si crede per i doni che abbiamo e che sono presenti nella nostra vita, indipendentemente dal nostro agire e dalla nostra volontà?
Non si tratta di indossare delle lenti rosa e vedere tutto in positivo, ma di allenarci a cogliere quanto di buono c’è nelle nostre vite che spesso non notiamo.
Cambiare prospettiva può portare grandi cambiamenti. Ne parlerò in uno dei prossimi post. Intanto proviamo?
E tu di cosa sei grat☆ oggi?
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