Nella trattazione del dolore cronico esistono molteplici strategie per poterlo gestire e contenere e per dargli sollievo. La prima però è l’ascolto di se stessi.
Imparare ad ascoltarci ci consente di capire con Che quantitativo di energia ci alziamo al mattino e ci consente quindi di pianificare la nostra giornata senza sprecarla.
Per capire meglio il concetto ci viene in aiuto Christine Miserandino, fibromialgica giornalista e blogger americana, con la teoria dei cucchiai.
Per far capire ad una sua amica cosa si significa convivere con dolore e stanchezza nella fibromialgia elaborò una semplice teoria, con quello aveva a disposizione in cucina: dei cucchiai.
Le diede in mano 12 cucchiai e spiegandole la propria giornata Comincio a togliere di mano un cucchiaio per ogni attività che svolgeva: aprire gli occhi, vestirsi, prepararsi la colazione, e così via.
Ben presto l’amica capì che non le sarebbero rimasti abbastanza cucchiai per svolgere le normali attività pomeridiane e serali E questo le fece comprendere le difficoltà di chi soffre di fibromialgia.
Credo che questa teoria valga per tutte le malattie che causano dolore cronico ho una sintomatologia con cui è difficile convivere. Essa risulta utile non solo per far capire agli altri le difficoltà del dolore cronico ma anche per farlo capire a noi stessi.
Spesso una delle difficoltà più grandi di chi ha una malattia cronica è il percorso di accettazione e in seguito la capacità di ascoltare il proprio corpo ed ascoltare i propri limiti rispettandoli.
Attività fisica, stimolazione transcranica, yoga, meditazione, hobbies, ci aiutano purché fatti nella consapevolezza delle risorse di cui disponiamo.
Tenere a mente la teoria dei cucchiai può rappresentare uno strumento semplice ed intuitivo in grado di aiutarci.
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